Il Tar del Lazio ha respinto il 20 marzo 2017 il ricorso presentato da Telecom Italia relativo al primo bando di gara per la realizzazione della rete a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato per le regioni Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Il Tribunale ha anche condannato Telecom Italia al pagamento delle spese processuali.
Infratel – società controllata da Invitalia e soggetto attuatore del piano – esprime soddisfazione per la decisione del Tar. Una decisione che conferma la correttezza del bando di gara messo a punto dopo una rigorosa istruttoria ed un approfondito lavoro tecnico.
Il bando, peraltro, aveva ottenuto il parere favorevole dell’Autorità per le comunicazioni (Agcom), dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e dell’Autorità dell’energia, ed era stato sottoposto alla vigilanza collaborativa con l’Anac, ottenendo anche da quest’ultima parere positivo.
A questo punto i lavori per la realizzazione di una rete di proprietà pubblica nelle aree a fallimento di mercato possono finalmente entrare nella fase esecutiva.