L’accesso a servizi a banda larga e ultralarga è, infatti, essenziale per lo sviluppo e la competitività di un moderno sistema economico, basato sulla conoscenza e sullo scambio veloce ed efficiente di dati e informazioni, nonché per eliminare il digital divide nelle aree sottoutilizzate del Paese.
Per queste ragioni, nell’ambito del processo di valutazione dell’impatto della misura di aiuto di Stato per promuovere l’accesso a banda ultra larga nelle “aree bianche”, adottata dal Governo italiano e approvata dalla Commissione europea con la decisione SA.41647 (2016/N) del 30 giugno 2016, Infratel Italia e l’ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni di Italia) hanno siglato un Protocollo di Intesa finalizzato alla realizzazione di un sondaggio presso cittadini, istituzioni e imprese per valutare le aspettative nei confronti delle infrastrutture realizzate e/o in corso di realizzazione e dei relativi servizi abilitati.
Come noto, la misura in oggetto rappresenta una delle più importanti iniziative adottate in Europa a supporto dello sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio.
In questo ambito e vista la pervasività del coinvolgimento dei comuni di piccole dimensioni nella misura, il questionario di rilevazione è stato pubblicato sui siti dei comuni associati all’ANPCI.
Dalle prime risposte si riscontra un’elevata aspettativa per l’effettiva disponibilità di servizi a banda ultralarga sempre più avanzati anche nei comuni di minori dimensioni. In particolare, l’84,7% ritiene urgente poter disporre dei servizi più avanzati e il 76,8% li ritiene un’opportunità concreta per lo sviluppo economico del territorio, mentre poco meno di 2/3 dei rispondenti associa alla banda ultralarga una valenza molto positiva anche in termini del miglioramento complessivo della qualità della vita.
È possibile partecipare al sondaggio in qualità di Cittadini, Imprese e Istituzioni al seguente link:
https://it.surveymonkey.com/r/IndagineBandaUltraLarga
Fig. 1 - L’opinione dei cittadini sui servizi a banda ultralarga
Fonte: Analisi PTSCLAS sui dati Indagine ANPCI-Infratel, 2021