Il nuovo Codice dei contratti pubblici (Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36) entrato in vigore il primo luglio scorso, ha previsto una serie di adempimenti in carico alla qualificazione delle stazioni appaltanti. Il procedimento di qualificazione tiene conto delle dimensioni delle gare effettuate nell’ultimo quinquennio, del rispetto degli adempimenti normativi di pubblicità e trasparenza, della correttezza e completezza delle informazioni fornite alle banche dati degli enti di controllo e del livello di formazione ed esperienza del personale impegnato nelle fasi di progettazione, affidamento e gestione degli appalti.

 

In esito a detto procedimento Infratel Italia si è qualificata ai livelli più alti per:

  • progettazione e affidamento di lavori per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria (livello L1)
  • progettazione e affidamento di servizi e forniture per importi superiori a 5 milioni di euro (livello SF1)”