“La blockchain oggi come mai si traduce in tecnologia che consente soprattutto a imprese, organizzazioni e cittadini di gestire servizi decentralizzati, attraverso soluzioni sicure, efficienti e scalabili” ha sottolineato Marco Bellezza, Amministratore delegato di Infratel Italia durante il webinar organizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni. Obiettivo dell’incontro esplorare la possibilità di un uso futuro delle tecnologie blockchain per rendere più efficiente, economico ed affidabile il processo di gestione delle applicazioni blockchain. Il dibattito, moderato da Alessio Beltrame, responsabile della pianificazione strategica FUB, è stato introdotto dal presidente Antonio Sassano, a cui sono seguiti gli speech - tra gli altri - di Silvio Micali, Ford Professor al MIT di Boston e Fondatore di Algorand, Giuseppe Busia, Segretario generale dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Francesco Cardarelli, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Roma “Foro Italico” e Marco Bellezza, Amministratore delegato di Infratel. Molti gli aspetti discussi, dalla possibilità che i servizi digitali della PA, finora gestiti con sistemi centralizzati, potranno essere implementati in una logica decentralizzata basata sulla tale tecnologia, alle tematiche legate alla tutela della privacy. Come ha spiegato l’Amministratore delegato di Infratel, Marco Bellezza: “si tratta di una tecnologia che può sicuramente essere utile in molti ambiti. Il salto culturale da fare adesso è quello contaminare con elementi di questa tecnologia la Pubblica amministrazione che, prima fra tutti, è soggetto certificatore e che ricorrendo a tale tecnologia, da un lato vedrebbe semplificato una parte del proprio lavoro e dall’altra fornirebbe al cittadino un maggiore controllo. La Fondazione Ugo Bordoni, in sinergia con il Ministero dello Sviluppo Economico e le altre società in house del Ministero, come Infratel, sono convinto possa giocare un ruolo fondamentale, senza trascurare l’importanza di investire in formazione per sviluppare le necessarie competenze”.